+213.424€ di fatturato a ROAS 412% in 5 Mesi, con il Native Advertising




Ciao e benvenuto in questo caso studio.
Nei prossimi 10 minuti ti mostrerò in dettaglio come:
Abbiamo generato 213.424€ di fatturato per un cliente…
Con 51.764€ investiti in Native Advertising qui in Italia, nei primi 5 mesi dal lancio della campagna.
Se sei un imprenditore che vuole acquisire più contatti e clienti, abbassare il costo di acquisizione e aumentare lo scontrino medio…
E vuoi farlo prima che la concorrenza si accorga di questo canale…
Ti consiglio di leggere con attenzione questo breve caso studio.
All’interno scoprirai:
– Cos’è il Native Advertising
– Per quali aziende è un ottimo canale di acquisizione
– Quali sono i vantaggi rispetto ad altre piattaforme
– Il metodo e il funnel che utilizzo per i miei clienti
– Quali sono i 4 “punti deboli” del Native
– La grande opportunità da cogliere subito
… e tanto altro ancora.
In particolare, ti spiegherò:
Come puoi vendere anche tu su giornali famosi come Il Sole 24 Ore o La Repubblica, investendo pochi centesimi a click.
Ti mostrerò anche 3 altri mini casi studio in settori diversi (tra cui uno high-ticket).
Prima di iniziare faccio una premessa importante:
Non sono un guru, non sono un formatore, e non ho nessun tipo di corso in vendita o percorso di consulenza high-ticket.
Quindi andrò dritto al sodo mostrandoti come lavoriamo in Native X senza girarci intorno.
Poi se ti interessa quello che vedi, e vuoi il mio aiuto per implementare un sistema simile anche nella tua azienda…
Valutiamo la collaborazione insieme.
Altrimenti hai investito 10 minuti per acquisire delle informazioni che potrebbero esserti molto preziose adesso e in futuro.
Mi presento:
Mi chiamo Marco Riondato e sono il fondatore di Native X.
La prima agenzia di performance marketing in Italia, specializzata in Native Advertising.
Aiutiamo titolari di e-Commerce, Info-Business e Attività Locali, a ottenere più clienti e lead con il Native Advertising.
Tra i nostri clienti ci sono anche aziende importanti nel panorama italiano come:
Fisico da Spartano, Fantasticane, Unger Academy, Biux e altre ancora.
Tornando a me invece:
Dopo parecchi anni passati a studiare e praticare l’arte dello scrivere per vendere, cioè il copywriting a risposta diretta…
E aver collaborato come marketer e consulente con alcune delle migliori agenzie in Italia…
Ho deciso di padroneggiare anche l’altro lato della “medaglia”.
Cioè imparare ad acquisire traffico online, oltre a scrivere il copy, così da avere tutto il processo sotto controllo.
Questo mi ha permesso di imparare molto più velocemente quello che funziona a suon di test rapidi (e alquanto costosi) sul campo.
Dopo aver investito con successo parecchi soldi in Facebook Ads…
Ho scoperto il Native Advertising ed è stato amore a prima vista.
L’ho trovato così efficace e inesplorato in Italia, che ho deciso di creare un’agenzia specializzata solo in questo.
Ad oggi, per darti un numero:
Abbiamo investito ben più di 1 Milione di Euro in Native Advertising negli ultimi 18 mesi.
(Dimostrabili, e il numero è in continua crescita).
Prima di passare al caso studio, ti spiego al volo:
Cos’è il Native Advertising?
È la pubblicità fatta su quotidiani online, che si mimetizza con gli altri contenuti editoriali presenti, così da risultare non invasiva e più autorevole.
Qui un esempio preso da un articolo del Sole 24 Ore:

Quali sono i vantaggi del Native Ads?
Sono 6:
1- È una fonte di traffico ancora inesplorata in Italia, e chi la sfrutta per primo nel proprio settore può conquistare un enorme vantaggio.
2 – C’è meno concorrenza e quindi ha costi molto più bassi rispetto a piattaforme come Facebook, Google, YouTube, ecc.
3 – Puoi raggiungere un pubblico enorme di persone in Italia e nel mondo, composto da persone “smart” che leggono articoli.
4 – Puoi rendere più autorevole la tua azienda apparendo su quotidiani famosi e prestigiosi investendo pochi centesimi a click.
5 – Nessuno ti banna senza motivo o senza dare spiegazioni, se per sbaglio non rispetti le normative pubblicitarie del canale.
6 – La qualità media dei lead e l’importo medio speso del canale Native è decisamente più alto rispetto ad altre piattaforme.
Il native non è solo rose e fiori eh…
Ci sono anche delle difficoltà di cui ti parlerò tra poco, ma adesso è arrivato il momento di addentrarci nel caso studio.
Premessa
La situazione di partenza era piuttosto difficile:
Si trattava di vendere un prodotto per il benessere delle persone, ad un prezzo di 59,99 Euro.
(Purtroppo devo tenere riservato il prodotto perché la campagna è ancora online, e quindi non voglio danneggiare il mio cliente…
Ma a supporto di quello che ti racconto vedrai degli screenshot, e soprattutto la testimonianza del cliente stesso).
Un prodotto nuovo sul mercato, non ancora validato, mai testato su altri canali, senza un brand famoso a supporto…
E da vendere con campagne su traffico “freddo”, cioè su un pubblico che non ci conosce.
Una sfida di quelle belle toste, diciamo 🙂
Cosa abbiamo fatto
In Native X usiamo una metodologia di lavoro chiamata Full Five, che si suddivise in 5 fasi:
1 – Analisi di Mercato
“Se conosci il nemico e te stesso, la tua vittoria è sicura”
Scriveva il grande stratega militare Sun Tzu.
L’analisi è un’attività cruciale per il successo di una campagna di native advertising, a cui va dedicato tutto il tempo necessario.
Come facciamo per ogni cliente…
Abbiamo passato settimane a studiare in dettaglio tre cose:
1 – Il prodotto
2 – Il target
3 – Il mercato
Obiettivo?
Conoscere alla perfezione quali sono i desideri, le paure, le obiezioni e le credenze del target, tutti i lati del prodotto, e le soluzioni alternative.
Un processo infinito perché si arricchisce continuamente in basi ai risultati e ai feedback dei clienti.
2 – Strategia “Laser”
Qui definiamo la strada più efficiente per raggiungere l’obiettivo.
In questo caso era vendere il prodotto con un CAC (costo acquisizione cliente) sotto i 20 Euro.
Delineiamo la strategia di persuasione prima, e di acquisizione dopo.
Di persuasione intesa come:
– Il meccanismo unico, cioè quell’aspetto del prodotto che lo rende diverso e più efficace nel risolvere il problema.
– La credenza centrale, cioè quella credenza che una volta assorbita dal target rende inevitabile che acquisti da noi.
– L’offerta irresistibile, cioè quell’offerta che permette di acquisire il maggior numero di clienti al costo più basso.
Oltre ad altri elementi chiave come:
L’architettura delle credenze, la USP, la grande promessa, la big idea, etc.
Fatto questo, definiamo la tipologia di funnel da utilizzare, che in questo caso, trattandosi di e-commerce, abbiamo strutturato così:

(Ruota il telefono se visualizzi da mobile)
In questo case study non abbiamo utilizzato upsell per un discorso tecnico del cliente, ma di solito li usiamo sempre.
Per un altro cliente nel settore “salute” per farti un esempio…
La giusta sequenza di upsell ci permette di portare lo scontrino medio a 160 Euro, partendo da un acquisto minimo di 60 Euro.
Tornando al funnel utilizzato:
Ogni step ha a supporto campagne di retargeting Native (e non solo), per minimizzare le perdite di traffico e recuperare clienti.
Facendo una breve panoramica sui componenti del funnel, abbiamo:
1 – Ads, che attirano l’attenzione del target ideale parlando del suo problema da angolazioni diverse, e ottenendo un click qualificato.
2 – Advertorial, cioè un contenuto di pre-vendita (non vendita), travestito da articolo informativo che rende il “pitch” più interessante e credibile.
3 – Landing page, cioè la pagina di vendita del prodotto.
Una pagina in cui presentiamo tutti i benefici, spieghiamo l’unicità del meccanismo, squalifichiamo la concorrenza e smontiamo le obiezioni.
Immaginala come una pagina con un design accattivante ma orientato alla conversione, e un copy lungo il “giusto” e incisivo a supporto.
Quindi non sales letter old style esteticamente brutte e aggressive, né banali schede prodotto che convertono ben poco.
3 – Il Lancio “Tattico”
Dopo aver creato tutte le pagine, settato i tecnicismi, e aver fatto un test generale per assicurarsi che tutto funzioni..
Abbiamo lanciato la campagna su Outbrain, una delle piattaforme di native advertising più grosse e performanti.
(La piattaforma che secondo noi, per questo prodotto, aveva le maggiori chance di successo).
Questa fase la chiamiamo “lancio tattico” perché l’obiettivo non è scalare, ma eliminare tutto quello che non funziona.
Eliminare ads, advertorial, siti, etc, il prima possibile.
Su Outbrain ci sono più di 5.000 siti diversi dove puoi apparire con il tuo annuncio.
Senza un lancio “tattico” e delle ferree regole di ottimizzazione, il rischio di buttare un sacco di soldi in siti “perdenti” è molto alto.
Con l’esperienza accumulata e il nostro metodo di ottimizzazione…
Riduciamo al minimo essenziale gli sprechi necessari a trovare i “diamanti”.
In questo caso, la campagna ha funzionato a bomba dal primo giorno.
Siamo partiti con un budget di 100 Euro per sondare il terreno, e a fine giornata avevamo speso più di 900 Euro.
Le campagne andavano così forte, che ogni ora dovevamo controllare e alzare il budget per evitare che si spegnessero.
Il Native non è come Facebook che puoi aumentare il budget solo di un 10 / 20% al giorno, altrimenti sballi tutto.
Qui puoi spendere quanto vuoi fin da subito, e questo è un bel vantaggio.
Il giorno del lancio abbiamo generato quindi:
102 vendite con CPA 8,21€ , per un totale di 6118,98€ di fatturato con spesa di 837,10€ e ROAS 731%.

(Ruota il telefono se visualizzi da mobile)
Il mese di Agosto (4 giorni) nel complesso è andato così:
335 vendite con CPA 9,60€, per un totale di 20.096,65€ di fatturato con spesa di 3.209,60€ e ROAS 626%.

(Ruota il telefono se visualizzi da mobile)
Fase 4: Scaling “Aggressivo”
Concluso il periodo di lancio “tattico”, abbiamo delle metriche su cui effettuare le prime valutazioni.
In base ai risultati del lancio, valutiamo se:
1 – Continuare ad ottimizzare perché i KPI non sono in linea
2 – Iniziare a scalare la campagna per ottenere più risultati
I risultati erano così buoni che ci siamo lanciati subito nello scaling.
A Settembre abbiamo generato:
485 vendite con CPA 10,40€, per un totale di 29.874,32€ di fatturato con spesa di 5.025,70€ e ROAS 595%.

(Ruota il telefono se visualizzi da mobile)
Una CPA leggermente più alta dovuta allo scaling aggressivo e a dei test in cui abbiamo aumentato il prezzo…
Ma comunque ottima per i nostri obiettivi.
In caso contrario, se le metriche KPI non fossero state in linea con i nostri obiettivi…
Ci saremmo focalizzati sull’ottimizzazione.
Ottimizzazione che riguarda sia lato piattaforma, quindi eliminando tutte le ads e i posizionamenti (siti) che non funzionano.
Sia lato funnel, andando ad individuare la metrica / pagina più debole, che se si riesce a migliorare, può dare il maggior beneficio.
È un lavoro che non finisce mai perché testiamo sempre nuovi angles, nuove creatività, nuovi advertorial, e c’è sempre qualcosa in AB Test.
Obiettivo?
Individuare la giusta combinazione di avatar / angles / funnel / sito.
Fatto questo, se il cliente lo permette, possiamo scalare con una velocità che altre piattaforme pubblicitarie non permettono.
Pensaci:
Facebook, Instagram e TikTok sono piattaforme super famose, senza alcun tipo di dubbio…
Ma prendono solo un pezzo del web, cioè le persone che si sono iscritte alla loro specifica piattaforma.
Con il Native Advertising invece, vai a targetizzare l’intero web praticamente, ed è per questo che il bacino di clienti è quasi “infinito”.
L’intero web sia in Italia, che all’Estero volendo.
Per i nostri clienti scaliamo in tre step:
1 – Arriviamo fino al massimo livello in Italia su Outbrain (o Taboola, dipende).
2 – Scaliamo su tutte le altre piattaforme Native italiane (ce ne sono diverse).
3 – Ripetiamo il procediamo in altre Nazioni.
5 – Surfing
Come un surfista…
Dobbiamo mantenere le campagne sempre sulla cresta dell’onda, per continuare a investire tanto e con profitto in pubblicità Native.
È in questa fase che la “content machine” sale di giri fino alla massima potenza.
Per i nostri clienti produciamo in continuazione nuovi:
– Angles
– Advertorial
– Ads
– Creatività
– Sales page
– Funnel
… per evitare cali di performance dovuti alla saturazione in primis.
E poi per trovare di continuo nuove strade profittevoli, tramite campagne personalizzate su vari Avatars (o acquirenti-tipo).
Da una parte c’è la Content Machine a massima potenza…
E dall’altra c’è il processo di Conversion Rate Optimization (CRO) del Funnel.
Un processo in cui andiamo a migliorare ogni singolo step del funnel, tramite AB Test continui.
Obiettivo?
Ottenere più risultati a parità di spesa.
Immaginati un surfista sulla cresta di un’onda molto alta, con le braccia allargate per stare in equilibrio.
L’onda rappresenta l’investimento in pubblicità della campagna, e da buon surfisti cerchiamo in continuazione l’onda più alta…
Il braccio destro è la Content Machine, e il sinistro la CRO, che insieme ci tengono in equilibrio.
Questa è la chiave che ci permette di ottenere risultati eccezionali e di lungo periodo con il Native Advertising.
Risultati Finali
Ci sarebbe tanto altro da dire, ma questo a grandi linee è il metodo “Full Five” che utilizziamo per ogni nostro cliente.
Un metodo che personalizziamo di volta in volta, perché ogni azienda è unica e non esistono ricette standard valide per tutti.
Ad oggi (il funnel è ancora attivo), abbiamo generato:
3288 vendite con CPA 15,80€, per un totale di 213.424€ di fatturato con spesa di 51.764,53 e ROAS 412%…
Con il Native Advertising su Outbrain, in circa 5 mesi di tempo.
(Con diverse interruzioni nel mezzo purtroppo, perché lo stock finiva, andava riordinato, c’era da aspettare, ecc ecc).

(Ruota il telefono se visualizzi da mobile)
Nel tempo poi abbiamo inserito anche Taboola, l’altra grande piattaforma Native, dove abbiamo generato ulteriori:
1.777 vendite con CPA 14,08€, per un totale di 115.345€ di fatturato con spesa di 25.026€ e ROAS 461%.

(Ruota il telefono se visualizzi da mobile)
Al momento le campagne sono ancora attive, e continuano a generare ottimi risultati.
Considera poi che questi risultati sono relativi solo all’acquisizione di clienti a freddo, vendendo il prodotto principale.
Di aumentare lo scontrino medio tramite upsell, cross sell e fidelizzazione, se n’è occupato il cliente internamente…
Quindi il cliente, nel complesso, ha avuto un ritorno sull’investimento decisamente più alto di quello che leggi…
E ci ha lasciato ben volentieri una testimonianza positiva:

(Ruota il telefono se visualizzi da mobile)
Un cliente/partner che seguiamo anche su altri progetti, e che abbiamo aiutato a ottenere anche i seguenti risultati:


Qui puoi trovare altre testimonianze di clienti che si sono rivolti a me / noi per il servizio di Native Advertising o Copywriting a Risposta Diretta.




(Ruota il telefono se visualizzi da mobile)
Questo non è l’unico case study che abbiamo, ce ne sono altri in fase di preparazione che arriveranno…
Ma nel mentre ti do un piccolo anticipo:
Settore “e-Commerce”:
Cliente 1: 231.756€ di fatturato con 48.652,31€ di spesa, e ROAS 476%.
Cliente 2: 207.085,48 di fatturato con 54.258€ di spesa, e ROAS 382%.
Settore “Formazione High-Ticket”:
171.373€ di fatturato con 47.458€ di spesa, 2841 leads generati e un ROAS del 358% circa.
(Cliente nuovo, abbiamo iniziato da neanche 4 mesi)
Settore “Attività Locali”:
23.421€ di fatturato con 4.832€ di spesa, e un ROAS del 485%.
–
Questi ovviamente sono alcuni dei nostri risultati migliori…
Però non voglio fare false promesse da Guru dicendo che ogni nostro cliente ottiene risultati eccezionali con ROAS superiore al 4-5x.
Può succedere, è successo spesso, ma non è la regola.
Può succedere che partiamo a bomba dal giorno 1 come in questo caso…
O che sia necessario un periodo di ottimizzazione per raggiungere il target prefissato.
E se non riusciamo a raggiungerlo questo target?
Puoi interrompere la collaborazione senza alcun tipo di vincolo, perché non ci piace “blindare” i clienti con contratti pieni di clausole ingannevoli.
Toccando ferro :D…
Non è mai successo finora che un cliente interrompa la collaborazione, ma in caso è giusto che possa farlo liberamente.
Ti dirò di più:
Lavoro solo con clienti dove sono molto sicuro di poter dare ottimi risultati.
Se non fossi convinto di questo, preferisco dirlo chiaramente senza far perdere tempo e soldi a entrambi.
E sempre per onestà intellettuale, devo raccontarti anche dei lati negativi del Native, che è un canale potente ma alquanto difficile.
1 – C’è più traffico fake (rispetto ad altre piattaforme) e va saputo limitare..
2 – Serve un funnel forte con un copy ben affilato scritto da top copywriters.
3 – La targetizzazione è poco efficace o nulla
4 – L’algoritmo è primitivo e va seguito costantemente
Puoi azzerare (o quasi) tutti questi lati negativi rivolgendoti a noi di Native X
– Siamo specializzati in Native Advertising
– Abbiamo investito con successo oltre 1 Milione negli ultimi 18 mesi
– Abbiamo una forte esperienza e track record nel copy persuasivo
– Ottimizziamo di continuo il funnel
… e mettiamo a disposizione dei nostri clienti strumenti e strategie che permettono di massimizzare il profitto, tagliando le perdite.
Un esempio al volo?
Metti il caso che dobbiamo vendere un prodotto con una CPA target di 50 Euro.
Idealmente, prima di tagliare un sito che non funziona (es: La Stampa), si deve aspettare che spenda almeno 3 volte la CPA, quindi 150 Euro, per esserne sicuri.
Moltiplica 150 Euro per le diverse migliaia di siti presenti nel Native…
E puoi capire che parliamo di un grosso spreco di soldi, che può essere evitato.
Grazie a strumenti e strategie interne, riusciamo a capire se un sito funziona o meno, anche con soli 5 Euro di spesa.
Un grosso risparmio per il cliente, e maggiori risultati per tutti.
In più, dato che seguiamo diverse aziende in Italia e spendiamo parecchio…
Possiamo contare sull’aiuto costante degli account manager di Outbrain e Taboola, che ci assistono in tutto.
(Non come su Facebook)
Qui la testimonianza dell’account manager di Outbrain:

(Ruota il telefono se visualizzi da mobile)
Ricapitolando:
Il Native Advertising è una grande opportunità per tutti gli imprenditori che vogliono acquisire più clienti, di qualità migliore e a costo più basso.
Ad oggi è ancora abbastanza inesplorato come canale in molti settori, e il primo che lo conquista si prende un gran vantaggio.
Il principio chiave negli investimenti è la diversificazione, e io credo valga anche per le aziende.
È molto pericoloso basarsi su una sola piattaforma per acquisire clienti…
Specialmente se è una come Facebook che banna senza motivo e che dopo iOS 14 funziona sempre peggio.
Se vuoi scalare la tua azienda con un altra fonte di traffico dai grossi volumi, il Native può essere la scelta giusta.
Ti assicuro che la qualità dei lead può essere piuttosto alta.
Per farti un esempio:
Lavoro con più di un cliente che tramite un questionario screma i leads con poco capitale…
E dal Native vediamo che arrivano persone alquanto capitalizzate, addirittura più di quelle che arrivano da Facebook e YouTube.
Detto questo:
Per maggiori informazioni su come posso aiutarti a vendere con il Native Advertising, ti invito a cliccare qui sotto e compilare il modulo.
Se vedo che ci sono i presupposti per una collaborazione proficua, potrai richiedere gratis una consulenza strategica con il mio team di esperti.
Sia chiaro:
Niente finte consulenze strategiche con venditori aggressivi pronti a piazzarti qualsiasi cosa a prescindere dal tuo interesse.
Riceviamo molte più richieste di quelle che possiamo seguire, quindi non ci interessa lavorare con tutti.
Solo con clienti selezioni a cui siamo sicuri di poter dare risultati eccezionali.
Sarà un vera consulenza gratuita, senza impegno, e poi valutiamo entrambi liberamente se proseguire insieme o meno.
C'è un problema...
Non siamo una grossa agenzia, e non mi interessa avere mille clienti.
Preferisco dedicare massima attenzione solo a partner selezionati, con cui instaurare collaborazioni win-win per il lungo termine.
Al momento abbiamo spazio per 1 / 2 clienti nuovi al mese al massimo*.
(*Quando leggerai questo caso studio la disponibilità potrebbe essere cambiata)
E poi sono costretto a mettere le nuove richieste in lista d’attesa fino a data da destinarsi.
Se vuoi scoprire se il Native Advertising può funzionare anche per la tua azienda e come possiamo aiutarti…
Clicca qui sotto per richiedere la tua consulenza strategica gratuita.
Spero che il case study sia stato interessante.
Ti auguro una buona giornata.
su nativeX
La prima agenzia in Italia specializzata in Native Advertising.
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